lunedì 11 gennaio 2010

Vacanze alla Locanda

- Una volta sottoterra, - sentenziò, - si sa esattamente dove ci si trova. Nulla può succederci, e nulla può arrivare fino a noi. Si è padroni di noi, e non si deve consultare gli altri o prestar mente a quel che dicono. Le cose procedono come sulla terra, e si lasciano procedere, senza preoccuparsene. Quando garba, si risale, e trovi le cose che t’aspettano. – Il Tasso la fissò raggiante. – Precisamente quel che sostengo io, - replicò. – Non c’è sicurezza, o pace e tranquillità, che sottoterra.
( KENNETH GRAHAME – IL VENTO NEI SALICI)


Anche questo campo invernale in PE è finito.
Alcuni numeri per tirare un po’ le somme di quanto si è combinato lì sotto:
la prima squadra è entrata il 27 dicembre in mattinata e l’ultima è uscita nella mattina dell’8 gennaio, tre gruppi si sono alternati al campo interno con permanenze medie di 5 giorni, in tutto 13 speleo sono entrati in grotta, la locanda è stata “okkupata” per 12 giorni consecutivi, sono stati rilevati quasi 3 chilometri di gallerie, esplorato almeno un altro chilometro di nuove diramazioni, sono stati individuati parecchi punti veramente interessanti in cui concentrare gli sforzi esplorativi di quest’estate.
Tutto è andato bene, anche se un po’ di preoccupazione per il ritardo della comunicazione dell’uscita dell’ultima punta nel bel mezzo di una gran nevicata c’è stata.

Per me, come sempre, è stata un’esperienza fantastica. Stare giù lì per cinque giorni in splendida compagnia, in una grotta fantastica, esplorando ancora nuovi luoghi mi ha ricaricato veramente le pile.
Il complesso lì sotto non sembra essersi ancora stancato di giocare con noi, ogni tanto con una corrente d’aria ci indica nuove vie da percorrere e penso che si diverta anche lui a vederci scorrazzare, strisciare, scendere in pozzi e percorrere gallerie.
E il gioco continua…

Alcune delle cose più interessanti che abbiamo visto:
il pozzo alla fine della galleria dei punteros (-780) è stato sceso per circa 70-80 mt. ma non si è ancora toccato il fondo, mancano 20-30 mt., ma nella prima punta mancavano attacchi, nella seconda le batterie del trapano hanno fatto sciopero (bisognava lavorare su pendoli e traversi per tirasi fuori dall’acqua…) e nella terza si è preferito lavorare in altre zone meglio conosciute (insomma per sta volta non si è concesso completamente…);
il nuovo ramo ascendente di Magor, oltre il passaggio della Zoccolona, che con un’aria furibonda punta dritto a sud, verso le pareti delle creste di Cimia: ambienti grandi con sale (come la sala dei Minimei) e gallerie fossili che vi entrano dentro. Da vedere per bene e capire dove va a finire tutta quell’aria;
il reticolo di gallerione spettacolari dello Zio Tom;
l’anello della Caduta degli Dei che si dirama dalle gallerie dei punteros;
le varie diramazioni a valle e a monte della forra Achab veramente molto interessanti e promettenti;
ci si è poi portati ben avanti con il rilievo e questo permetterà di ragionare meglio sul grande casino che c’è lì sotto.

Alcune cose memorabili:
il rientro alla grande di Jean Pierre, che oltre al fiuto esplorativo ha messo a frutto la sua esperienza di chef maturata tra i canguri;
la prima alla locanda di Larry e Giulio;
il cenone dell’ultimo dell’anno alla locanda (menù by JP e Jon...);
il tanto atteso parto di Mauro, accolto con gioia da tutti;
le sedute di analisi collettiva tenute da Larry nelle serate sotto la tenda;
le dotte disquisizioni sugli usi e costumi nel medio evo di Jonathan e Mauro;
il traverso ghiacciato sotto il pozzo d’ingresso che ha fatto bestemmiare più di qualcuno;
il freddo bastardo all’uscita sugli stolti;
il minestrone del Cica in casera (ma anche il radicchio tardivo al forno non era male…)

Alcune amenità varie che hanno allietato il campo:
le batterie dell’Hitachi 18v giustiziate sul posto;
la febbre del “punteros maximo” Francisco ormai fiaccato nel corpo dalla prolungata permanenza nelle grotte tropicali;
il dito sminchiato della Giulia;
il laminatoio finale di bimbi sperduti che ha fatto godere come non mai Pierga e Marco;
l’amore eterno scoppiato tra Larry e la Zoccolona.

Alcuni dubbi però sono rimasti in tutti noi:
cosa ci sarà dopo quegli ultimi 30 metri di pozzo?
Doveccazzo va a finire la botta di aria che tira a Magor?

Ma soprattutto:
Saranno poi servite a qualcosa le raccomandazioni al giovine Simone da parte degli esperti?
Ma nel medio evo doveccazzo cagava e pisciava ‘sta gente?

Insomma grandi dubbi che non ci lasceranno dormire sonni tranquilli fino alla prossima punta.

Un grazie a tutti gli eternauti!

Saludos!

Ciccio

In grotta sono entrati: Marco U, Pierga, Simone, Marco B, Luca, Ciccio, Larry, Jean Pierre, Mauro, Jonathan, Tebe, Dado, Giulio.
Fuori hanno dato un grandissimo supporto il Cica (come sempre grandioso!), Giulia, Francesco, Paolo, Lanfranco, Cinzia, Lorena, Domenico, Greta, Lea e forse qualche altro che adesso ho dimenticato.

2 commenti:

Cescospeleo ha detto...

Maledetta febbre, quanto mi sarebbe piaciuto esser là con voi!
12 giorni di campo... certo la grotta ci incasina sempre più le idee, ma gli si sta dando anche del bel filo da torcere, tra leader come Mauro e Jonny, moralisti dello stampo di Larry, omarrazzi come lo Sburroncino, lo Sgrillando e il Pierga, bestemmiatori come il Dado, gentleman come Marco U e Simone, padri di famiglia recidivi come Ciccio, canguri saltellanti alla Jean Pierre.
Mi sa che anche i PE non sanno più che pesci pigliare. Se continuiamo così la grotta impazzirà ed esploderà in una miriade di sussulti chilometrici che ci trascineranno nella loro follia.
Cazzo, peccato che non ci fossero ancora le webcam installate...

Anonimo ha detto...

Maledetti voi!!L'ira di Achab si scagli sulla schiena di Moby Dick e vi costringa ad esplorare ancora decinàja di chilometri di gallerie(dimensioni autostradali, prego!) prima di trovare la famigerata uscita-extra-Isabella...magari in fondo alla Stua!!Delirium explorativum!! I P.E. sono una "spelunca ad libertatem", come le leggi di Porcosilvio!!Complimenti a todos!Andreagsm